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Stecco. Manipolazione fasciale. Parte pratica. Secondo livello

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Gli anatomici descrivono all’interno della fascia aponevrotica la presenza di fibre collagene disposte in longitudinale e in obliquo; i retinacoli del carpo e del talo sono il loro punto di partenza.
Lungo gli arti queste fibre collagene scorrono sopra i ventri muscolari, mentre a livello articolare si connettono in diversi modi con i tendini sottostanti.
A seconda del pattern motorio che attuano le estremità, vengono stirati fasci di fibre collagene differenti e quindi vengono reclutati gruppi muscolari diversi.
I piccoli muscoli delle mani e dei piedi prendono inserzione sui retinacoli che vengono quindi stirati durante la gestualità delle estremità. Le fibre collagene, salendo negli arti, organizzano gli schemi motori e i gesti motori dei segmenti prossimali.
Tutti noi quando usiamo le mani o i piedi pensiamo al gesto che dobbiamo fare con queste estremità e poi tutto l’arto prossimale si adegua alle necessità del loro movimento.
Gli schemi motori e i gesti motori degli arti sono organizzati in senso disto-prossimale dai movimenti delle mani e dei piedi, mentre i movimenti unidirezionali sono organizzati dalle sequenze mio-fasciali in senso prossimo-distale.
Riassumiamo quindi i movimenti del corpo in tre categorie: • movimenti attuati lungo i tre piani dello spazio: sono presenti in molti esseri viventi e nell’uomo gestiscono soprattutto la postura eretta.
Questi movimenti sono organizzati dalle sequenze mio-fasciali, che partono dalla testa, dove si localizzano gli organi (otoliti e vista) preposti alla percezione della tridimensionalità dello spazio; • movimenti nelle traiettorie intermedie fra due piani dello spazio: sono detti schemi motori, come ad esempio lo schema in ante-latero (flessione- abduzione) o in retro-medio (estensione- adduzione). I movimenti di schema possono essere attuati in un solo segmento o in contemporanea in tutti i segmenti degli arti e del tronco (diagonali); • movimenti con direzioni opposte fra i vari segmenti corporei: formano i gesti motori o prassie.
La prassia consiste nella capacità di eseguire una serie di atti motori coordinati, che si concretano in un’azione finalizzata e significante. I movimenti fini delle mani e i gesti sportivi dei piedi sono le prassie tipiche dell’essere umano. Questi gesti motori sono organizzati dal cervello per le estremità; poi le spirali mio-fasciali adattano i movimenti dei segmenti prossimali ai movimenti delle mani e dei piedi.
In tutte le discipline (sport, musica, scultura, ecc.), ogni operatore acquisisce capacità straordinarie, che sono legate in parte al sistema nervoso e in parte al sistema fasciale. Un gesto atletico diventa facile e armonico solo quando viene memorizzato nell’architettura mio-fasciale.
Il primo e il sesto capitolo di questo libro presentano i concetti teorici riguardanti gli schemi e i gesti motori; mentre gli altri capitoli presentano la localizzazione dei Centri di Fusione (CF), delle diagonali e delle spirali.
Questo manuale non ha l’intento di approfondire i concetti teorici, ma serve come punto di riferimento mnemonico per gli allievi dei corsi di Manipolazione Fasciale.
All’apprendimento teorico, l’allievo deve associare una costante pratica. Durante il trattamento non deve voler risolvere la densificazione della sostanza fondamentale della fascia aumentando la pressione, ma deve lavorare con la pressione minima necessaria per creare l’attrito sulla fascia e poi aspettare con calma il momento del passaggio da gel a sol della sostanza fondamentale.
L’allievo per poter progredire nella metodica non deve accontentarsi del primo risultato parziale, ma deve mirare alla risoluzione del problema a cui aspira il paziente.
L’allievo deve ricercare i compensi che il corpo ha messo in atto per neutralizzare un primo dolore; ecco quindi l’importanza di impostare un piano terapeutico (ipotesi) basato sulla temporalità e sulla distribuzione spaziale dei dolori.
L’allievo all’inizio può basarsi sulle linee guida che presenta questo manuale, poi le integra con la sua esperienza.

Indice

- Fisiologia Centri Fusione. Diagonali e schemi motori. Trattamento delle diagonali
- Diagonale mio-fasciale di ante-medio
- Diagonale mio-fasciale di ante-latero
- Diagonale mio-fasciale di retro-medio
- Diagonale mio-fasciale di retro-latero
- Fisiologia e anatomia dei retinacoli. Fisiologia e anatomia delle spirali Trattamento delle spirali
- Spirali mio-fasciali: arto superiore, tronco, arto inferiore
- Tavole riassuntive

Scheda dati

Lingua
Italiano
Autore
Luigi Stecco, Carla Stecco
Casa Editrice
Piccin
Anno pubblicazione
2018
Edizione
2
Volumi
1
Pagine
295
ISBN
9788829928767
Rilegatura
Copertina flessibile

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