Il libro di farmacologia veterinaria nasce come testo di base per gli studenti dei corsi di Medicina Veterinaria e, a 12 anni dalla prima edizione, i propositi che ne avevano motivato la redazione rimangono gli stessi. La terapia è un’arte che il medico perfeziona con l’esperienza ma è altresì un processo che si fonda sulla corretta identificazione del medicamento e che non può prescindere dalla conoscenza delle complesse interazioni tra i farmaci e l’organismo animale. Obiettivo del testo è dunque quello di mettere a disposizione degli studenti le basi scientifiche essenziali per approfondire gli argomenti trattati durante i corsi e per ampliare e consolidare le loro competenze nel campo della farmacologia ma è anche quello di fornire uno strumento di consultazione utile per la loro futura attività professionale. Il duplice ruolo di testo didattico e fonte di riferimento di questo libro, tuttavia, risponde non solo alle esigenze degli studenti ma offre riferimenti concreti anche a tutti coloro che gravitano nell’ambito delle scienze mediche veterinarie come specializzandi, dottorandi, liberi professionisti e veterinari impiegati nelle istituzioni pubbliche.
La farmacologia veterinaria, da quando ha cessato di rappresentare una semplice estensione della farmacologia umana, ha subito profonde trasformazioni che ne hanno consolidato la connotazione di disciplina indipendente, soprattutto per le peculiarità dettate dall’esigenza di considerare e interpretare le profonde differenze specie-specifiche che si possono presentare nelle risposte degli animali ai farmaci. Purtuttavia la farmacologia veterinaria conserva, nei contenuti e nelle applicazioni, strette analogie con la medicina umana e concorre, nell’ambito di un approccio multidisciplinare “One Health”, alla salvaguardia della salute dell’uomo, in particolare quando il farmaco veterinario è implicato nella gestione delle zoonosi, nella sicurezza alimentare e nella diffusione della farmaco-resistenza o quando rappresenta un elemento di impatto ambientale. Sulla scorta di questi presupposti, e in considerazione del fatto che lo scopo della farmacologia va oltre quello di fornire le basi per l’uso dei medicinali in terapia, questo libro vuole essere una sorgente di contenuti utili e applicabili anche in altri settori delle scienze investigative e applicate e può quindi essere punto di riferimento per professionisti come i farmacisti, i biologi e i biotecnologi o comunque per tutti i ricercatori che abbiano l’esigenza di consolidare particolari conoscenze nell’ambito di una farmacologia comparata specie-specifica. Gli obiettivi del testo hanno dettato la sua impostazione che riflette la convinzione che l’azione dei farmaci debba essere analizzata non tanto come mera descrizione di effetti e applicazioni quanto come una mediazione chimica in grado di alterare la complessa rete di segnali chimici e cellulari che sta alla base del funzionamento di ogni organismo vivente. Per questo motivo particolare attenzione è stata posta all’analisi dei meccanismi biomolecolari e dei processi cinetici che sottendono gli effetti delle differenti classi di farmaci, così come dei meccanismi fisiologici e fisiopatologici sui quali intervengono. Ciò permette di enfatizzare il legame che si realizza tra l’azione molecolare e cellulare e la varietà degli effetti benefici e avversi che si manifestano nell’animale in seguito all’impiego dei farmaci e di stabilire il corretto punto di vista per rimanere al passo con l’evoluzione scientifica e tecnologica della materia che porta allo sviluppo disempre nuovi composti. Questo continuo e veloce turn-over di presidi terapeutici obbliga il medico a un costante sforzo di aggiornamento. Tuttavia, solo la conoscenza del meccanismo d’azione della classe farmacologica cui appartiene un nuovo agente può fornire il giusto punto di partenza per comprenderne le potenzialità così come solo la conoscenza delle sue caratteristiche cinetiche può permetterne un uso razionale e consapevole. Per facilitare la consultazione il testo è stato organizzato secondo la classica esposizione degli argomenti nei corsi universitari di Farmacologia e Chemioterapia veterinaria. Poiché l’azione dei farmaci può essere compresa solo nel contesto di ciò che accade nell’organismo animale, all’inizio di molti capitoli sono stati brevemente descritti i processi biochimici e fisiologici più rilevanti per la loro azione. Informazioni relative alla struttura chimica sono state inserite solo laddove potevano risultare utili per una migliore comprensione delle caratteristiche farmacodinamiche e farmacocinetiche dei composti che sono sempre stati identificati con il nome del principio attivo in quanto si è ritenuto inutile e diseducativo in questo contesto il riferimento al nome commerciale di un farmaco, consuetudine che può trovare un significato solo all’atto della sua applicazione clinica. La definizione dei dosaggi, infine, è stata circoscritta alle categorie di farmaci che non prevedono particolari esigenze di modulazione posologica dettate dalle condizioni d’uso, rimandando per queste informazioni ai testi ad indirizzo clinico. Nel complesso le integrazioni e gli approfondimenti rispetto alla prima edizione hanno comportato un cospicuo ampliamento del testo nel quale, tuttavia, si è fatto frequente ricorso all’inserimento di sezioni separate (come i Box o i Riquadri) per l’esposizione di argomenti a carattere speculativo/informativo non essenziali alla comprensione del discorso principale ma che possono essere utili sia per l’approfondimento dell’argomento sia sotto l’aspetto culturale. Sempre in quest’ottica l’elenco dei riferimenti di letteratura è stato ristretto al suggerimento di letture di approfondimento che possano rimandare a contributi e ad articoli originali specifici. Come nella precedente, anche in questa seconda edizione l’allestimento dei capitoli è stato affidato ad autori diversi. Grazie a questa scelta editoriale, la combinazione delle varie competenze ha permesso l’approfondimento di un vasto campo di argomenti nell’ambito di questa poliedrica disciplina e di conseguenza una particolare attenzione è stata posta nel cercare di uniformare le terminologie e gli stili espressivi inevitabilmente diversi di tutti coloro che hanno collaborato. Questa opera origina da un progetto ambizioso e, come ovvio, non tutti gli obiettivi si possono considerare pienamente conseguiti ma riteniamo che essa rifletta adeguatamente le conoscenze attuali e le ipotesi degli sviluppi futuri, rimandando alle prossime edizioni il compito di aggiornare puntualmente e fedelmente il progredire di questa affascinante disciplina. La nascita di un testo scientifico è resa possibile solo dalla amichevole collaborazione di editors che, lavorando nel mutuo rispetto, si impegnano nello sviluppo di una idea. In questo contesto è nostro desiderio dedicare un commosso e affettuoso pensiero al collega e amico Giulio Soldani, prematuramente scomparso, che vogliamo ricordare come un vivace sostenitore e promotore dell’idea di un testo italiano di Farmacologia Veterinaria e che è stato parte attiva per la nascita della prima edizione. Desideriamo infine esprimere il nostro apprezzamento e ringraziare il team delle Edizioni Idelson-Gnocchi che ha lavorato alla realizzazione di questo libro e che, con pazienza e cortesia, ci ha accompagnato e guidato in tutte le fasi del percorso editoriale che hanno permesso di concretizzare il nostro obiettivo.